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Piante mangia polveri, Coldiretti rivela quali sono le specie più adatte in casa e in città

Una pianta di pittosforo

Dal pittosforo allo spatifillo, le piante anti-inquinamento assorbono lo smog nelle zone urbane e salvano dalla sindrome dell’edificio malato negli spazi chiusi.

Le piante mangia polveri sono in grado di ripulire l’aria inquinata dalle emissioni di Co2 e di catturare i gas a effetto serra negli ambienti metropolitani: la loro diffusione è un alleato importante per combattere l’allarme smog nelle città italiane. Un focus speciale sulle specie più adatte allo scopo è stato presentato da Coldiretti nel corso di Myplant & Garden 2024, l’ottava edizione della fiera dell’orto-florovivaismo di Milano.

Piante mangia polveri: quali sono?

Le piante mangia smog capaci di rendere le città più vivibili e limitare l’inquinamento anche all’interno delle abitazioni sono numerose. Le più diffuse sono l’acero riccio, l’eleagno, la fotinia, il lauro, il leccio e il pittosforo. Non sono da meno il bagolaro, la betulla, il cerro, il ginkgo biloba, il frassino, l’olmo campestre, l’ontano nero e il tiglio.

Tra le piante da interno che combattono l’inquinamento negli spazi chiusi e rendono le case più pulite spiccano l’anturium, la camadorrea alla schefflera, il pothos alla diffenbacchia, la sansevieria, lo spatifillo e la yucca. Grazie a queste piante in appartamento o nei luoghi pubblici, la Co2 crolla in media del 20% e le polveri sottili del 15%, eliminando l’anidride carbonica e il particolato che causano problemi respiratori, mal di testa e calo della concentrazione.

Un giardino salotto esterno
Piante e alberi in casa e in pubblico un modo efficace di combattere l’inquinamento

Secondo una ricerca presentata da Coldiretti, una pianta adulta è capace di aspirare dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili. Un ettaro di piante arriva a mangiare 20mila chili di anidride carbonica all’anno. Si calcola che un’area verde di piante mangia smog riesce ad assorbire l’equivalente della Co2 emessa da un’auto di media cilindrata che percorre 10mila chilometri all’anno.

Le aree verdi urbane sono ottimali pure contro il caldo: la loro presenza fa abbassare la temperatura da 1 a 3 gradi. Non solo: un parco o un giardino di 1500 metri quadrati raffredda in media 1,5 gradi e propaga i suoi effetti a decine di metri di distanza. Allo stesso modo, le piante da appartamento sono ideali per contrastare la sindrome dell’edificio malato e impattano sull’anidride carbonica presente in case, scuole, uffici e ospedali.

Piante mangia smog e anti-inquinamento contro l’emergenza

La circolazione delle piante mangia polveri, in particolare nei piani di sviluppo urbano, è fondamentale in Italia, dove ogni abitante dispone di appena 32,5 metri quadrati di verde. La situazione è preoccupante soprattutto nelle grandi città, con i dati negativi dei 9,4 metri quadrati di Bari, i 12 di Palermo, i 13,5 di Napoli e i 16,9 di Roma.

La valorizzazione del ruolo del verde a tutela della salute dei cittadini rappresenta una nuova opportunità per promuovere un settore cardine per l’economia italiana – spiega Ettore Prandini, il presidente di Coldiretti. Puntare sulla filiera 100% italiana garantisce alla biodiversità locale di crescere e alle nostre città di avere un alleato in più contro l’inquinamento. Puntiamo sulla giusta retribuzione delle piante, nel massimo rispetto della legge contro le pratiche sleali”.

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ultimo aggiornamento: 4 Giugno 2024 12:31

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